Alec Empire/Atari Teenage Riot - Sixteen years of video material (Monitorpop, 2008)

Reviewd by Psychosis

Per chi avesse passato i propri vent'anni in quella continua scoperta musicale che furono i 90s, non capacitandosi di trovare godimento sia nel rock che nell'elettronica, e avesse avuto in sorte altresì di farsi piacere sia i raves che il punk, gli ATR e Alec Empire con il loro digital-hardcore furono la miscela infuocata che stava cercando, il punto di arrivo e di ripartenza.
Qui son presenti buona parte dei video e alcuni passaggi dal vivo.

L'opera si divide in tre parti. Nella prima trovano spazio video degli Atari, da "Speed" del 1993, fino a "Too dead for me" del 2000, passando per l'ingresso in squadra di Nic Endo, che contribuì enormemente all'immagine del gruppo e divenne poi spalla fidata di Alec Empire solista. Più che essere tecnicamente dotata, Nic Endo diventava simbolo della natura contaminata della band, nata in Texas da genitori giapponesi/tedeschi, si ritrovò in Germania in veste di femme fatale cyber-punk, un'immagine on stage di "resistenza", così come recita il suo noto volto dipinto.

La qualità visiva è molto buona e riesce ad elevare una musica dirompente sì, ma che non ha mai avuto nemmeno tra i fans lodi sperticate riguardo l'originalità. Ottimo il video alla Cunningham di Andrea Giacobbe per "Revolution Action" o lo splendido montaggio di una "Kids are united" dal vivo, girandole visive, fino alle storiche immagini del 1 maggio 1999, quando durante la manifestazione berlinese, gli ATR dal loro carro suonano mentre sotto la folla consuma una battaglia campale con la polizia e Alec dall'alto sbraita e minaccia da condottiero medievale, per poi ritrovarsi in cella. L'attitudine e il carattere non gli sono mai mancati.

La seconda parte riguarda un live di Alec Empire al Fuji Rock Festival del 2001, il periodo era quello successivo ad Intelligence and Sacrifice, e il filotto di brani provengono da lì. Da notare come alle batterie ci siano due noti figuri del noise, Gabe Serbian dei Locust e Merzbow. L'impatto c'è, sfilano pezzi miliari come "Path of destruction", "Everything starts with a fuck" e "Killing machine". In quell'occasione ci furono due concerti distinti, il montaggio mischia in alcuni pezzi le due performances con uno straneante effetto giorno/notte.
Nella terza parte il menù prevede alcuni video di Alec solista, tra cui "Attack", fatto con la Jon Spencer Blues Explosion, l'accattivante "Addicted to you", thriller metropolitani di vario stampo, da "Kiss of death" al recente "On fire", e la riflessione in 16mm di "Low on ice". Chiudono il conto un video di Hanin Elias in versione privè e Nic Endo in versione noise con "White heat".

I video, la cui maggiorparte è firmata da Philipp Virus, sono di ottima fattura, forse poteva essere meglio documentata la prima parte di carriera di Alec Empire, ma tutto sommato gli oltre 90 minuti rendono pienamente giustizia ad una parabola sonora fatta di attitudine e sudore. Disponibile nel setup anche il commento di Alec Empire all'intero svolgersi del dvd. Esiste anche una versione in edizione limitata con un dvd bonus.


www.monitorpop.de
www.alec-empire.com
www.atari-teenage-riot.com
www.nicendo.com
www.eat-your-heart-out.com
www.the-hellish-vortex.com
www.digitalhardcore.com

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